I dolori reumatici sono localizzati alle articolazioni ed alle strutture annesse e possono colpire qualsiasi arto. Possono essere di varia durata e intensità e a volte sono legati a malattie particolari.
Le malattie reumatiche si manifestano con dolore diffuso e persistente a livello delle articolazioni e dei muscoli, parziale rigidità che ostacola il movimento, a volte gonfiore, cute calda e arrossata.
La durata può variare da un caso all'altro, e la malattia può cronicizzarsi e presentarsi nel tempo in modo più o meno acuto.
L'artrite è una malattia cronica che si manifesta quando c'è un processo infiammatorio che interessa le articolazioni. Provoca dolore, gonfiore, limitazione dei movimenti delle articolazioni stesse.
Esistono molti tipi di artrite.
Le più diffuse sono la fibromialgia e l'artrite reumatoide.
La fibromialgia causa dolore cronico alla muscolatura e alle articolazioni con rigidità, parestesia , cioè alterazione della sensibilità accompagnata spesso da crampi o formicolii, insonnia, ansia, sindrome dell'intestino irritabile e cefalea. Le cause non sono conosciute.
Ne sono più colpite le donne di età compresa tra i 20 ed i 50 anni.
Diagnosi e terapia vengono effettuate e decise dal medico.
L'artrite reumatoide è una malattia autoimmune in cui gli anticorpi non riconoscono la membrana sinoviale che riveste le articolazioni, l'attaccano e ne provocano l'infiammazione fino ad arrivare alla distruzione dei tessuti articolari.
E' molto importante effettuare una diagnosi precoce; infatti intervenendo tempestivamente in molti casi si ottiene una completa remissione della malattia ed inoltre si riducono i rischi di invalidità permanente ottenendo quindi un miglioramento della qualità della vita del paziente.
Se si hanno due o più articolazioni tumefatte e dolenti per più di 6 settimane, con rigidità e dolore al risveglio protratto per più di mezz'ora e inoltre si avverte malessere generale, debolezza muscolare, gonfiore, febbre, anemia è bene rivolgersi al reumatologo.
E' bene evitare il sovrappeso, il fumo e l'alcol che possono interferire negativamente non solo con lo stato del paziente ma anche sull'efficacia delle cure.
Quando la fase acuta della malattia è superata è consigliabile fare attività fisica in modo da mantenere il tono muscolare e la mobilità degli arti per evitare deformità.
Oltre al trattamento farmacologico sono importanti le terapie riabilitative e il supporto psicologico.
Le malattie reumatiche sono spesso invalidanti e con il passare degli anni peggiorano sempre più le condizioni fisiche dei pazienti impedendo loro la normale attività lavorativa. Questa però può proseguire ugualmente, a patto di prendere accorgimenti tali da venire incontro alle esigenze della persona affetta da artrite permettendole di alternare movimento e riposo in modo adeguato e poter usufruire di attrezzature atte a facilitare spostamenti e movimenti.
Il dolore spesso diventa molto accentuato e impedisce la normale attività, i movimenti risultano difficoltosi e quindi si deve fare in modo da aiutare il paziente a utilizzare le articolazioni in modo corretto, anche con l'aiuto di tutori, detti splint, e con esercizi di mobilizzazione volti a migliorare la funzionalità di muscoli e tendini.